Stando ai dati della Harvard Business Review, sembra che circa il 70% degli obiettivi di cambiamento strutturale nelle aziende venga raggiunto solo parzialmente, oppure per nulla. Si tratta di una percentuale allarmante, che rischia di compromettere il corretto raggiungimento dei Sustainable Development Goals dell’agenda 2030, dall’altro, e di escludere rapidamente dai mercati internazionali e locali un numero alquanto elevato di attori, con conseguenze disastrose. Per crescere ed innovarsi, per avanzare verso la sostenibilità sociale ed ambientale, è fondamentale allineare il pensiero, il cuore, la comunicazione, le relazioni e i comportamenti umani alla meta che le organizzazioni desiderano conseguire, ed è altresì fondamentale che i leader delle stesse organizzazioni possiedano le capacità di farlo.
In questa conversazione sul cambiamento organizzativo, osserveremo la maniera in cui leadership e cambiamento si intrecciano, diventando interdipendenti, in completa risonanza con un’idea di leadership senza etichette, disgiunta o comunque non strettamente legata alla posizione lavorativa, discussa nel Quaderno 3. Panta rei, tutto scorre, anche nei contesti organizzativi, dove cambiamenti di varia natura – acquisizioni, fusioni, ristrutturazioni, rivoluzioni tecnologiche – richiedono alla leadership la riorganizzazione del business, delle dinamiche relazionali e dei processi, in una parola: del “sistema”.